Foto NizzoliStefania Nizzoli è una psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale. Il lavoro con i bambini e gli adolescenti ha caratterizzato la sua attività di studio e professionale fin dalle prime ricerche sperimentali svolte per la tesi di laurea, più di dieci anni fa. Da allora svolge percorsi psicoeducativi con bambini e ragazzi che presentano disabilità, problemi comportamentali e  disturbi dell’apprendimento. Collabora con i Genitori, talvolta con gli Insegnanti, e con le figure di riferimento che appartengono al contesto di vita del bambino/adolescente, affinché  vengano condivisi obiettivi e azioni volti a costruire percorsi di apprendimento individualizzati. Ciascun percorso psicoeducativo è mirato allo sviluppo di specifiche competenze, quali, ad esempio, quelle legate agli apprendimenti scolastici (grafia, ortografia, lettura, comprensione del testo, competenze matematiche, ecc.), allo sviluppo di autonomie personali, di abilità sociali nonché di gestione delle emozioni.

In alcune situazioni è inoltre consigliabile intraprendere un percorso di psicoterapia, soprattutto laddove sia presente un marcato disagio emotivo, che può manifestarsi attraverso stati ansiosi e/o depressivi, difficoltà di concentrazione, comportamenti oppositivo-provocatori o condotte devianti.

Al contrario di quello che spesso si potrebbe pensare, infatti, i bambini e i ragazzi non sono affatto inadatti alla psicoterapia, e la psicoterapia ha costruito nel tempo un linguaggio ad hoc per simili percorsi, che prevede ad esempio l’utilizzo del gioco, del disegno e di tecniche di respirazione, meditazione e visualizzazione (Mindufullness) che la dott.ssa Nizzoli adotta legate al modello dell’Acceptance and Commitment Therapy, una nuova forma di psicoterapia, con solide basi scientifiche, che fa parte di quella che viene definita la “terza onda” della terapia cognitivo comportamentale.

Anche in questo caso il coinvolgimento della Famiglia è utile a comprendere le cause del disagio manifestato dal minore e a condividere modalità costruttive per attraversare e andare oltre la sofferenza vissuta e le limitazioni alla qualità della vita che da essa derivano, per il minore e per la sua Famiglia.